Temaracconti

La casa delle nonne

L

La porta blu slavato sulla sinistra fa da contraltare alle sgangherate ante, di un marrone che ha visto tempi migliori, dell’uscio di destra. Guido scuote la testa. Quell'improbabile bicromia gli ricorda gli occhi di Popo, l’allegro Husky del suo burbero cognato Goffredo. Ed in effetti sembra proprio che la casa lo guardi con due occhi appena socchiusi ai lati di una bocca serrata come a voler...

Impronte nella neve, Impronte nella testa

I

Cammino con passo furtivo. Osservo con occhio vigile. Là, vicino al cespuglio di agrifoglio, un solco allungato: una lepre in fuga dal rumore scricchiolante dei miei passi, impronte a loro volta. Lì, a lato del sentiero pianeggiante, i passettini ancora freschi di un cagnolino: probabilmente un barboncino con cappotto rosa e collare di paillettes. Più avanti le impronte ancora da scrivere: la...

Umana imperfezione

U

“Amoreee: come sto?” Daniela scruta il marito. Lorenzo vorrebbe rispondere che con quel bikini l’augusta consorte sembra una foca spiaggiata, ma l’amore coniugale e lo spirito di sopravvivenza hanno la meglio: “Stai benissimo tesoro!” Sua moglie, che ama alla follia sia ben chiaro, darebbe il meglio di sé chiusa a forza dentro una muta da sub, possibilmente con la maschera che copre l’adunco naso...

Farfy: macaone in missione

F

“Argh!” L’urlo della mamma fa sobbalzare Anita. La bambina lascia cadere la matita sul libro di matematica e si precipita in cucina insieme al babbo, uscito di corsa dalla doccia. La mamma è accasciata tremante su una sedia e indica il gran mazzo di carote gettate sul tavolo. “Un mostro! In quelle carote vive un mostro!” La mamma è proprio spaventata.

Vivere il tempo

V

Toc-ciak, toc-ciak. Il suono ritmato del bastone, che colpisce i sanpietrini con cadenzata lentezza, accompagna lo sfregamento delle improbabili ciabatte rosa che strizzano due piedi maschili gonfi di gotta e decisamente troppo grandi per questo femminile vezzo colorato. Remo avanza lungo la via acciottolata che, gradino dopo gradino, discende nei meandri della città addormentata, cullata dal...

Bianche lenzuola

B

La grande guerra è finita e la seconda è ancora lontana in questo caldo agosto ticinese. Herr Fritzkoll passeggia lungo il lago. Sul suo braccio l’elegante manina della moglie. Il fresco abito di mussola lascia intravedere un pancino appena accennato. L’ombrellino ricamato nasconde un grazioso visino. Sembra quasi una bambina questa giovane sposa che si gode la brezza lacustre a smorzare la...

L’airone

L

L’airone è lì, al solito posto dietro la curva del sentiero che costeggia il ruscello. Appena si accorge di non essere solo, spicca il volo e si posa nel prato umido. Pep lo osserva malinconico. Per anni ha salutato l’animale con un sorriso radioso. Il loro, ormai, era un appuntamento fisso. Tutte le settimane Pep scendeva dall’Alpe per portare il latte al paese. Tutte le settimane, un...

Il ritorno

I

L’erba fresca di rugiada scricchiola piacevolmente sotto la suola degli scarponi. Il muso di Napo grufola tra le margherite che svettano ai bordi del pascolo. Le mucche osservano pigre il grosso cane peloso che esplora il loro mondo con il naso. Lucia si ritrova a sorridere per l’ennesima volta e riempie i polmoni della fresca aria alpina di inizio estate. Il viaggio è cominciato tre mesi prima...

Una lira per un chilo di pane

U

Si chiama Celestina. È morta. “Oh tusa, veloce con sti piatti”. La bambina osserva l’uomo burbero che la sovrasta. È da due mesi che fa la sguattera all’osteria del piccolo paese. Compirà sette anni tra poco eppure guadagna già il pane per tutta la famiglia: una lira al giorno, il costo di un chilogrammo di michette. L’inverno è così, duro lavoro e poco svago. La scuola resta circoscritta...

Per una firma

P

L’annuncio mortuario sul giornale rispecchiava a pieno la stima di cui quell’uomo aveva goduto in vita. Ridotto ai minimi termini recitava: “Il 10 corrente mese è mancato Mantini Sergio-anni 53- I funerali si terranno il 16, alle ore 15:00, presso la Chiesa…”. E proprio a causa di questa funzione funebre all’ispettore Ballerino era toccato lo straordinario domenicale. Alzi la mano chi...

Sono una talpa e ne vado fiero

S

L’ora di ginnastica è quella più odiata da Goffredo e non si può dire che abbia torto. Otto anni, un po’ di ciccia nascosta malamente sotto alla tuta verde evidenziatore, nessuna propensione allo sport, due occhiali spessi come fondi di bottiglia e un nome che è tutto un programma. I compagni di classe non perdono...

Fantasie in colonna

F

Vi capita mai di osservare qualcuno e immaginarne la vita? Ad Anna capita spesso. Avvocato di professione, ardente potenziale vegetariana – “da domani giuro: niente carne!” -, single non per scelta e perseverante ricercatrice di un perduto, e mai ritrovato, senso dell’orientamento. Eh già: Anna ha tante buone qualità, ma riuscire a beccare la strada giusta al primo colpo, o almeno al...

I segni del tempo

I
I-segni-del-tempo

Le ragnatele si sfaldano in mille fili che pendono dal soffitto macchiato d’umidità. Il filo più lungo sfiora la fronte di nonno. Lollo osserva affascinato il lento movimento di milioni di particelle che danzano attorno al vecchio lavoro di un antico ragno. Il sole radente penetra dalla finestrella e svela un microcosmo di polvere e ricordi, oscurato a tratti dalle ombre dei passanti sul...

La famiglia tetrao

L
la famiglia tetrao

Nei boschi del Ticino, in un avvallamento nascosto da bassi arbusti e costeggiato dagli ultimi imponenti alberi prima dei pascoli alpini, vive la famiglia Tetrao. La loro casa è un nido a piano terra, ben nascosto dalla vegetazione e siccome è una famiglia molto timida non vi dirò di più. Non vorrei mai vi venisse voglia di andarla a trovare! La famiglia Tetrao, infatti, è composta...

Il castoro Hans e il signor Müller

I
Il castoro Hans e il signor Müller

“Oh: anche questa è fatta!” Hans si strofina soddisfatto le zampe anteriori: la diga è finalmente completata. Dopo una notte di intenso lavoro, la fame si fa sentire e Hans si affretta a fare un veloce spuntino di saporito legno di salice, poi si tuffa e raggiunge l’ingresso della sua tana nascosta. “Oh: ora una bella dormita!” Neanche il tempo di pensarlo e...

Bianco, nero, prigioniero

B
Fotografia "Bianco, nero, prigioniero"

Quando faceva quel sogno, Alfio si risvegliava di buon umore. Un mare blu intenso, appena screziato di turchese, bordato di sabbia dorata, che il sole impreziosiva con riflessi porpora. Balsamo per la sua anima buia. Così sorrideva; poi guardandosi intorno ripiombava nella più cupa desolazione. Quando a farla da padrone durante la notte era il bosco, la giornata era più sopportabile; i ricordi di...