Temamontagna

Montagna

Blume e le “Pelosone”

B

Grüezi! Ehm, no scusate, volevo dire: salve! Cosa ci volete fare: vivo in Ticino da tanti anni ormai, ma sono nata e cresciuta in una bella fattoria della Simmental e ogni tanto il mio dialetto bernese si fa sentire. Come sono arrivata sui monti del Malcantone? Mh, sicuri di volerlo sapere? E va bene, incominciamo dall’inizio allora.

Il grande Anselmo e il piccolo Cippi

I

Ah come è rilassante il silenzio di un bel bosco notturno, vero? No, sbagliato! Se siete tra coloro che pensano che nella foresta, al buio, sia tutto calmo e senza rumore, vi sbagliate di grosso. I casi sono due: o non siete mai stati in un bosco di notte oppure avevate così paura da camminare a occhi chiusi e con le mani strette a tappare le orecchie. Non pensiate che io sia molto più coraggiosa...

Il colore dei ricordi

I

La data è sbiadita. Si intravede solo l’anno: 1877. Il dito di Giuseppe scorre lento lungo la via ricoperta dalla bianca cenere. Sullo sfondo il rudere della grande Casa Comunale. Le facce nere di sporco e di fumo dei minatori lo fissano. Al ragazzo sembra di sentire l’odore acre dell’incendio e il crepitio delle braci. “Nonna, guarda cosa ho trovato!”

Una storia di famiglia: l’amore non si cancella

U

Ancora prima di sbucare dal bosco Roberta sa di trovare la griglia accesa e i Cervelas sfrigolanti. Sono le dieci del mattino, ma il profumo fa già gorgogliare lo stomaco. Il marito Luca è passato a prenderla appena finito il turno e sono partiti veloci alla volta della cascina. È da una settimana che aspetta di abbracciare Paolo, scalmanato figlio in custodia temporanea sui monti del suocero...

Una storia di famiglia: figlio, uomo, marito

U
Una storia di famiglia: figlio, uomo, marito

Eccola là. Appesa nello spogliatoio, la divisa lo aspetta. Sta per iniziare il turno di notte al pronto soccorso e Luca si prepara, con gesti diventati abitudine nel corso degli anni. Ha imparato ad ascoltare il cuore con lo stetoscopio prima ancora che a camminare, osservando il padre con il lungo camice bianco. Da piccolo aveva paura, gli sembrava un fantasma, ma crescendo ne ha subito il...

Una storia di famiglia: lui, lei e l’altro

U
Una storia di famiglia: lui, lei e l'altro

“Se continuiamo così, sarò io a dover andare in analisi!” Roberta sbuffa, mentre raccoglie da terra i calzini di Luca. Ha avuto una giornata pesante. Nel suo studio di psicologia sono passati in rapida successione: una coppia in crisi nera che ha urlato per tutta l’ora e mezza del colloquio, una mamma disperata perché il figlio di anni 32 vuole andare a vivere da solo e lei teme l’abbandono, un...

Una storia di famiglia: nonno, cane e nipote

U
Nonno, cane e nipote

È primavera ovunque in Ticino, ma qui, tra i narcisi selvatici che spiccano candidi nel prato, è primavera un po’ di più. Non perché l’aria di montagna sopra Claro sia migliore, ma perché questo è il posto speciale di nonno Giuseppe e quando si è nel proprio luogo del cuore tutto è più bello. “Nonno corri, vieni a vedere!” Ecco, appunto, le risate. Il piccolo Paolo ride spensierato e...

Due Ruote e Quattro zampe

D

Gli occhi di Maristella sono spalancati e sembrano enormi sul pallido visino. La tristezza ha lasciato il posto all’euforia e anche ad un po’ di paura. È la prima volta che va in montagna e i suoi genitori hanno voluto fare le cose in grande! Niente gite tranquille: no, no! Hanno organizzato una giornata con i fiocchi: da Lucerna sono saliti su di un bel battello bianco ed elegante. Il vento del...

Zefiro e Merope: un amore in punta d’ali

Z

Oggi il cielo è terso e l’aria piacevolmente tiepida mi scompiglia le punte delle ali. Ho trovato una corrente ascensionale e mi faccio trasportare pigramente senza la minima fatica. Ah, fosse sempre così facile! A volte mi tocca volare attraverso venti, tempeste e temporali, ma quando lo stomaco brontola o l’amore chiama, non posso farci niente: devo spiccare il volo indipendentemente dalle...

Manuel: un pesce fuor d’acqua

M

In una bella domenica di sole cosa vi verrebbe in mente di fare? A me piacerebbe uscire di casa e tuffarmi nel lago oppure fare una bella passeggiata nel bosco. A Manuel, invece, del sole e dell’estate importa poco. Ha dodici anni e gli interessa solo stare chiuso in camera e giocare ai videogiochi. Si sente un pesce fuor d’acqua, goffo e cicciotto e per di più ha dei capelli rosso “pel di...

Nonna Grimilde e gli ovetti di Pasqua

N
Nonna Grimilde e gli ovetti di Pasqua

L’altro giorno stavo passeggiando in città e mi sono imbattuta nella vetrina di una bellissima pasticceria. Non so voi, ma io ho un vero amore per torte e cioccolata e, mentre osservavo quei dolci meravigliosi già con l’acquolina in bocca, si è avvicinato un bambino che tirava per mano un signore con un gran paio di baffi bianchi come la neve.

Le statistiche del trenino: dodicesimo capitolo

L

Il nipote di Lucia scorrazza su e giù sulla mulattiera sassosa. La Tedesca ha un bel daffare a tenerlo a bada. Lisetta, accanto, sorride. Il prossimo anno quel piccolo discolo scapestrato farà parte dei suoi nuovi piccoli pulcini, mentre quelli che ora la seguono esaltati, avranno ormai spiccato il volo. La riunione ha avuto luogo qualche giorno prima e ad ognuno sono stati assegnati i propri...

Le statistiche del trenino: undicesimo capitolo

L

“Ma perché diavolo di un diavolaccio tuo padre è così?” La Tedesca mostra preoccupanti istinti omicidi. Tipico. Il Fabbro può conficcarsi un falcetto nella mano e continuare a lavorare. Può spaccarsi un polso e guarire in una settimana. Può riempirsi gli occhi di schegge di ferro e andare avanti come se nulla fosse. “ Ma il mal di gola no! Il mal di gola è una tragedia!” La Tedesca è infervorata...

Le statistiche del trenino: nono capitolo

L

Lucia e la Tedesca, che ora ha una cicatrice in più e una cistifellea in meno, stanno raccogliendo i tardivi frutti dell’ordinato orto. Dalla scura e profumata terra sono nate delle cipolle grosse come zucche. Sono delle signore bulbose che mostrano orgogliose un ventre tondo come la luna. Accanto alle cipolle avevano piantato anche gli agli. Bulbosi anche loro, ma cresciuti striminziti e piccoli...

Le statistiche del trenino: ottavo capitolo

L

Agosto è un bel mese. Poca gente in giro, meno macchine per le strade, più posti sul trenino, meno mail e telefonate. Peccato per la Grande Capa. Lei in vacanza non va quasi mai. Se c’è da rompere le scatole è attiva 24 ore su 24. Se c’è da dare risposte utili è irreperibile. Probabilmente è una prerogativa delle Grandi Cape. ...

Le statistiche del trenino: settimo capitolo

L

Le piacciono le parole. Il potere evocativo di accozzaglie apparentemente casuali di lettere. Le descrizioni che fanno vivere attraverso la lettura. Le assonanze buffe e le frasi arzigogolate, ma intriganti. Lucia nel tempo ha raccolto un discreto campionario di felici espressioni vocali. Partiamo da “schifidi afidi” e “blutte blatte” che...

Le statistiche del trenino: sesto capitolo

L

La coppia di possibili innamorati è passata dal disinteresse totale ad un lancio di occhiate nascoste. O meglio: il possibile lui della coppia è passato a questo stadio. La lei è ancora inconsapevole e beatamente distratta. Sul foglio da disegno di lui iniziano ad apparire dei ritratti. Un po’ idealizzati, ma abbastanza realistici. Questa mattina sono solo 85 i viaggiatori in carrozza. Le persone...

Le statistiche del trenino: quinto capitolo

L

Amare. Chissà poi perché oggi è in fissa con questo concetto. Lucia guarda i suoi uomini. Da una settimana hanno iniziato i lavori. Avrebbero voluto cominciare disboscando la sterpaglia, ma l’onnipresente e malvoluto Pio ha con giusta malignità dissertato per mezz'ora: “Non potete. Il taglio bosco può venir fatto solamente in periodo di quiescenza. Ora le piante sono in piena fioritura!”

Le statistiche del trenino: quarto capitolo

L

“Ne sei sicura?” Fabio guarda Lucia. È strano Fabio. Vorrebbe una Lucia solo per sé, ma quando ce l’ha a portata di mano non sa cosa dirle. È contento di questa nuova idea, gli piace il progetto e Prizziello gli sta pure simpatico, ma Lucia è distante. Vorrebbe una persona più umanamente controllabile e coccolabile? Forse. Forse, però, ne risulterebbe annoiato. In un crescendo di stimoli e...

Le statistiche del trenino: primo capitolo

L

Lucia avanza lentamente.
Il cielo è ancora buio, i fiocchi si fanno via via più numerosi e la strada da percorrere è ancora lunga. È il 2 gennaio di un non meglio precisato anno. Lucia ha sempre odiato il Capodanno e l’obbligo di stilare una lista di buoni propositi che fa da contraltare agli obiettivi raggiunti e mancati dell’anno precedente.

Le statistiche del trenino

L

Inizia oggi, sabato 5 settembre 2020, la pubblicazione de "Le statistiche del trenino". Ogni settimana, fino a fine novembre, scopri un nuovo capitolo di questa storia dell'anima. Ci sarà da ridere, da sospirare, forse anche da piangere. Ci sarà da stare insieme, da rinchiudersi in solitudine, da desiderare un abbraccio. Ci sarà, perfino, da arrabbiarsi e forse riflettere. L'augurio di...

Spirito di montagna

S
Spirito di montagna

Il guardiano è là, in cima alla valle che lunga e stretta si dipana tra creste e declivi come il filo di un gomitolo sfatto dal troppo giocare di un felino domestico. La capanna è la sua casa e si rifiuta di scendere al piano perfino d’inverno, quando quassù tutto è bianco e il rumore del mondo non arriva a portargli un po’ di compagnia. Poco male: il vecchio ha tempo per intrecciare i fili delle...

Patria brunch

P
Patria brunch

Il primo, uomo, avanza con passo sicuro verso il centro del prato. Il secondo, ragazzo, si guarda intorno incerto in una giubba rattoppata e troppo grande. Il terzo, vecchio, raddrizza la schiena gobba e osserva il cielo.
Il primo ha una barba lunga e bruna. Il secondo pochi peli biondi e sottili. Il terzo una chioma bianca come la neve.