Temanonna

Nomen Omen

N
Nomen omen

Sottovoce era del 1918. Il prete le aveva impresso quel soprannome, insieme alla croce sulla fronte, quando non aveva emesso neppure un gridolino nel sentire l’acqua fredda del fonte battesimale sulla testolina calva. Il nome all’anagrafe? Nessuno lo ricorda più.

Una storia di famiglia: l’amore non si cancella

U

Ancora prima di sbucare dal bosco Roberta sa di trovare la griglia accesa e i Cervelas sfrigolanti. Sono le dieci del mattino, ma il profumo fa già gorgogliare lo stomaco. Il marito Luca è passato a prenderla appena finito il turno e sono partiti veloci alla volta della cascina. È da una settimana che aspetta di abbracciare Paolo, scalmanato figlio in custodia temporanea sui monti del suocero...

La casa delle nonne

L

La porta blu slavato sulla sinistra fa da contraltare alle sgangherate ante, di un marrone che ha visto tempi migliori, dell’uscio di destra. Guido scuote la testa. Quell'improbabile bicromia gli ricorda gli occhi di Popo, l’allegro Husky del suo burbero cognato Goffredo. Ed in effetti sembra proprio che la casa lo guardi con due occhi appena socchiusi ai lati di una bocca serrata come a voler...

Gli stivali di Natale

G

"Lo sapevo: gli stivali sono troppo grandi!»
La frustrazione accentua le rughe all'attaccatura del naso di quest’uomo di 55 anni dagli occhi chiari che si stringono d’allegria. Negli ultimi mesi, però, Giuseppe ride poco. Non ha un impiego ed è in quella infausta età in cui si è vecchi per il lavoro e giovani per la pensione.

Bianche lenzuola

B

La grande guerra è finita e la seconda è ancora lontana in questo caldo agosto ticinese. Herr Fritzkoll passeggia lungo il lago. Sul suo braccio l’elegante manina della moglie. Il fresco abito di mussola lascia intravedere un pancino appena accennato. L’ombrellino ricamato nasconde un grazioso visino. Sembra quasi una bambina questa giovane sposa che si gode la brezza lacustre a smorzare la...

Una lira per un chilo di pane

U

Si chiama Celestina. È morta. “Oh tusa, veloce con sti piatti”. La bambina osserva l’uomo burbero che la sovrasta. È da due mesi che fa la sguattera all’osteria del piccolo paese. Compirà sette anni tra poco eppure guadagna già il pane per tutta la famiglia: una lira al giorno, il costo di un chilogrammo di michette. L’inverno è così, duro lavoro e poco svago. La scuola resta circoscritta...